Buondì a voi cari lettori. In quest’articolo vorrei spendere due righe su una stringatissima news pubblicata da ANSA :
(ANSA) – NAPOLI, 25 SET – E’ stato trasferito al Centro di Prima Accoglienza del tribunale per i minorenni il 16 enne figlio di un esponente del clan Giuliano di Forcella che ha ferito a colpi di pistola un coetaneo al quale contendeva una ragazza di 13 anni.
Quanti di voi ne erano già al corrente, sicuramente avranno pensato quelle sono le solite banalità : “che cosa assurda, vergognoso, bimbetti cretinetti con la pistola in mano, meglio a loro che a me”…E sono d’accordissimo.
Ma quando mi capita di leggere cose simili, mi piace pensare al significato del gesto romantico. Battersi per amore fin ad arrivare alla tragedia è una storia molto più appetitosa della moglie che, per l’ennesima volta, cornifica il marito.
Non sarebbe meraviglioso leggere di stragi, morti e feriti, avvenute per “amore dantesco”, invece che per il solito squallidume umano?
Concludo mostrandovi la foto proposta dall’ansa, un carabiniere che cerca la ragazza (o il pistolero, chissà), sotto un’auto: