Fondano l’associazione Jugend Rettet e raccolgono più di 300.000 euro. Decidono di comprare una nave, rimetterla a nuovo e trasformarla in un’imbarcazione da salvataggio per i migranti che attraversano il Mediterraneo in fuga da guerra e miseria. Una forte volontà di fare qualcosa di concreto per aiutare i migranti, e allo stesso tempo di creare una sorta di piattaforma di discussione tra i giovani, per promuovere la partecipazione e sviluppare il tema del soccorso in mare e quello delle politiche di asilo. A bordo ci sarà una squadra di professionisti, medici, skipper, e operatori, aiutati da volontari.
In un intervista dichiarano :
“Il nostro obiettivo è semplice: meno morti nel Mediterraneo. Da una parte c’è la nave, impiegata per le missioni di soccorso. Dall’altra, Jugend Rettet vuole costruire una rete europea dedicata ad adolescenti e giovani, che vogliano scambiarsi opinioni e pensieri sul ruolo dell’Europa in questa emergenza umanitaria. In questo modo le persone hanno la possibilità di essere coinvolti nella discussione sulle politiche di asilo”.