Il mio viaggio ad Amsterdam Recensione 2019
Quest’anno per la prima volta nella mia vita sono stato ad Amsterdam. Io ed il mio piccolo gruppo di amici (inclusa futura consorte e mamma di mia figlia) eravamo carichi di aspettative.
Per noi è da sempre la città del peccato, della trasgressione, dello sballo. L’equivalente “amerecano” de Las Vegas. Ma niente dune di sabbia. E niente casinò. A ben pensarci, non è che poi abbia molto a che fare con Las Vegas. Forse avremmo fatto meglio ad andare a Las Vegas.
Nelle settimane pre-partenza ci siamo dedicati all’itinerario e dopo lunghissime serate attorno al fuoco abbiamo deciso :
L’Itinerario
- Camminare per il Bloemenmarkt
- Vondelpark
- Anne Frank casa
- Nieuwe Spiegelstraat (forse)
- Zuiderkerk forse
- Tuschinski
- Giro sul Battello
- Brouwerij ‘t IJ
- LA Condomerie
- MUSEO VAN GOGH
- PIAZZA DAM
- Quartieri a luci rosse sisisisisisi
Se state programmando di andarci, leggetevi su internet riguardo i posti indicati dal nostro itinerario così da poter comprendere appieno la recensione.
I colori e l’architettura della città sono notevoli e molto molto belli. I canali mi hanno ricordato un po’ Milano. I musei sono tutti a pagamento, e pure cari! L’ingresso gravita intorno alle 15-20 euro a persona.
La cucina di Amsterdam è povera e non comprende nulla di tipico o degno di nota. I ristoranti Italiani sono il luogo in cui si mangia più di frequente. Un piatto di orecchiette alle cime di rapa costa 25 euro. Non perdete tempo con tour culinari perchè non c’è nulla degno di nota.
La casa di Anna Frank non siamo riusciti a vederla : va prenotata con giorni / settimane di anticipo.
Il museo di Van Gogh è stata una mezza delusione: costo del biglietto alto, poche opere (alcune di Van Gogh erano in altri musei in quel momento). Ma proprio di fronte al museo c’era una pista di pattinaggio sul ghiaccio, mooolto cool ma non ci siamo andati perchè la mia futura mogliettina e amica del cuore si scagazzavano un po’ per la paura di cadere e farsi male.
Nel Vondelpark non c’era questo concerto di uccelli incredibile come figurano le guide su internet.
Il giro sul battello è piuttosto fico. Passeggiare per la città è un ottimo modo di passare il tempo, i colori e i canali inebriano i sensi.
Il Lato Trasgressivo
Parte 1 : Red Light District
La via “a luci rosse” non è stata proprio facile da trovare, su internet viene indicata poco chiaramente come intero DE WALLEN. Vi mostro come raggiungere le mignotte: il red light district si trova esattamente dove ho fatto le due linee rosse.
Il red light district consiste in questa via con sexy shop, locali dove fanno spogliarello dal vivo, ed ovviamente le vetrine. I vicoletti ai lati delle strade principali, praticamente in tutto il “De Wallen”, sono anch’essi pieni di “vetrine”.
Si tratta di vicoli abbastanza anonimi, tuttavia metà delle vetrine noi le abbiamo trovate vuote, con tanto di prezzo di affitto giornaliero indicato sopra (80 euro al giorno).
Ovunque, e intendo proprio ovunque, ci sono turisti. Turisti dentro i sexy shop, turisti nei locali di spogliarello live con tanto di bambini al seguito a sghignazzare sulle donne, turisti nei coffee shop che guardano e non comprano. Sia chiaro: non danno fastidio giacchè ci sono solo e soltanto turisti.
Io ed il mio affiatatissimo team vacanziero siamo stati più di un’ora dentro un sexy shop a guardare i prodotti, a farci selfie e come noi altre 100 persone. Il proprietario, nell’ora in cui siamo stati li, non ha battuto un solo scontrino.
Allo strip club è andata meglio: tutti si facevano un giro in cabina. Si paga 2 euro e si guarda uno spogliarello live dall’altra parte di un vetro oscurato per 60 secondi.
La fiumana di turisti e turisti-famiglie che si alternavano all’interno era inarrestabile. Ammetto che è fico: vedi la tipa ballare per 60 secondi, ridi, fai “wah” e poi via verso la prossima attrazione.
Parte 1 : Red Light District
Responso :
Per il Red light district di sessuale e trasgressivo non è rimasto nulla. Solo un’attrazione per turisti, un luogo da selfie. In sostanza: una delusione rispetto le attese.
Parte 2 : Droga
La nostra allegra combriccola ha deciso all’unanimità di provare lo “sballo” e prima di partire abbiamo raccolto un po’ di informazioni. Mi ha stranito parecchio scoprire che ad amsterdam è illegale fumare erba o bere per strada. A casa mia si può bere per strada…
Quindi se compriamo un po’ d’erba dove ce la fumiamo? In albergo certamente no.
Alberghi e ostelli hanno un regolamento ferreo: non puoi fumarci. Non puoi fumare in strada, ne in albergo. Puoi fumare solo nei coffee shop. Due grammi di erba costa dai 14 ai 50 euro a seconda della qualità.
Noi l’abbiamo comprata e fumata: nessun effetto. Acqua fresca. Poi abbiamo provato i famosi brownies fatti con l’erba. Il sapore è effettivamente quello d’erba ma anche qui assolutamente nessun effetto. Nei coffee shop sembra di entrare in banca. Metal detector all’ingresso e divieto di entrare con il cappello. Peccato che gli stessi brownies si comprano nei negozi di suvenir a 6-7 euro a porzione. E’ il caso di dire tutto fumo e niente arrosto.
Abbiamo fumato e mangiato, mangiato e fumato ed il tutto non ha sortito su di noi nessun effetto. Quando sono tornato un amico mi ha detto che ad amsterdam è stata approvata una legge per la quale il principio attivo nei dolci e nell’erba , il THC, è mantenuto tra lo 0,6 e lo 0,2 . A queste quantità non ha alcun effetto psicotropo. Un po’ come le foglie di tè.
Vero o non vero il fatto è che abbiamo speso circa 150 euro e non abbiamo vissuto alcuno “sballo”. Il discorso è diverso se parliamo dei truffle (tartufi)…quelli ve li consiglio. Nessun pericolo, ma divertenti…
Parte 2 : Droga
Responso :
Anche qui la fantomatica fama di amsterdam sullo sballo si è rivelata un trappolone per turisti. Tanta scena, prezzi alti, nessuna trasgressione. Ad ECCEZIONE dei truffle, l’unica sostanza per cui valga la pena spedere ad Amsterdam.
Considerazioni Finali
Siamo giunti al termine della nostra breve recensione. Non ho raccontato della nostra vacanza poichè credo non ve ne freghi nulla e del resto esulerebbe un po’ dalla faccenda della recensione.
Amsterdam non è più la città della trasgressione. Le mignotte ci sono ovunque e meno care, quelle di Amsterdam non sono diverse ne offrono servizi incredibili o esclusivi. Sono in vetrina invece che per strada: tutto qui.
Droga e alcohol sono più repressi che in Italia. E’ legale fumare nei coffee shop ma in nessun altro posto e stare chiusi dentro al coffee shop a fumare è noioso. Inoltre, salvo ci sia sfuggito il quid, si tratta di erba completamente finta che non offre alcuno sballo.
La città resta bella dal punto di vista monumentale e culturale. Ma dite pure addio alla trasgressione, secondo il modesto giudizio di chi scrive non ne troverete.
Se ci andrete vi sballerete con il solo folklore. Buone vacanze.